[highlight bgcolor=”blue” txtcolor=”#fff”]Percorso[/highlight]
6) Itinerario dell’Acqua e del Vino Docg durata 3 giorni 3 pernottamenti : Civitella del Tronto, Colonnella. Scorrendo sul testo in grassetto col puntatore del mouse avrete link per ulteriori informazioni.
E’ un Itinerario suggestivo dalla Fortezza di Civitella del Tronto alle acque delle gole del Salinello fino a giungere ai Territori del Vino della Vibrata.
n.b E’ possibile proseguire dall’Itinerario 2 scendendo dal Ceppo collegando i due itinerari
[highlight bgcolor=”yellow” txtcolor=”#000″]Giorno 1 – Civitella del Tronto, S.Omero, Bellante pernottamento Civitella[/highlight]
Si ercorre la SS81 in direzione Ascoli Piceno giungendo ad una diramazione della SP8 per Civitella del Tronto. La strada offre uno splendido panorama verso l’Adriatico e verso il Gran Sasso e dopo pochi minuti arriva alle pendici della Fortezza di Civitella del Tronto.
Tra i Borghi più Belli d’Italia e’ situata a 589 m s.l.m. su di una rupe rocciosa di travertino ed è sovrastata dalla Fortezza ultimo baluardo dei Borboni prima dell’Unità d’Italia. La Fortezza di Civitella del Tronto è la seconda in Europa per grandezza con i suoi 500 metri di lunghezza i 25.000 mq di superficie. Una passeggiata tra le suggestive rue del paese regala sensazioni uniche . Tornerete indietro nel tempo e ammirerete la struttura architettonica del paese visitando la chiesa di San Lorenzo la chiesa di San Francesco, fondata nel 1326, con la facciata in stile gotico-romanico che accoglie un rosone trecentesco in pietra delimitato da una cornice intagliata.
Internamente, la chiesa è ad una sola navata in stile barocco, con presbiterio e abside a pianta quadrata dalla volta a crociera e costoni gotici sorretti da capitelli decorati con motivi a foglie ripiegate.
Da vedere anche la Chiesa di Santa Maria degli Angeli edificata tra la fine del XV secolo e l’inizio del XVI secolo presenta internamente una sola navata con tetto a capriate, e conserva lungo la parete sinistra, i resti di una decorazione policroma rinascimentale.
Continuando nella visita uscendo dal paese il Convento Francescano della Madonna dei Lumi sorge su un colle dirimpetto all’abitato, a poca distanza dal breve tratto di strada che immette nel centro storico di Civitella del Tronto. La sua fondazione è attribuita a San Giacomo della Marca. A destra della chiesa, nella zona conventuale, è visitabile un bellissimo chiostro ben tenuto risalente al 1300, formato anch’esso da archi a tutto sesto poggianti su pilastri ottagonali, con al centro la classica cisterna raggiungibile da un pozzo. Proseguendo lungo la SS81 si raggiunge l ‘Abbazia Santa Maria in Montesanto chiesa e convento di antichissime origini benedettine (fu fondato nel 542) trasformato poi in forme romaniche.
Dopo l’Abbazia è consigliabile tornare a Civitella per assaggiare le prelibatezze locali come le Ceppe di Civitella , chitarra al ragù bianco d’agnello e il filetto alla borbonica.
Dopo la pausa pranzo, si prende la SP8 in direzione S.Omero ammirando lo splendido paesaggio collinare tra uliveti e vigneti.
Nel Borgo situato a 209 metri s.l.m. a cavallo dei fiumi Vibrata e Salinello sono da visitare la chiesa barocca di S.Antonio Abate nei dintorni, incastonata nel verde della campagna, è la chiesa di S. Maria a Vico (fine X sec.),il più integro tra i monumenti della regione anteriori all’anno mille.
Tra le cose caratteristiche nel Comune di Sant’Omero sono da menzionare numerose tipiche case di terra e paglia dette Pinciaie .
Esiste un percorso ciclo-ippo-pedonale detto Via delle Pinciare attraverso cui ammirare tali case di terra .
Accedendo alla SP13 si giunge a Bellante posto sul versante nord della Vallata del Tordino. Il paese conserva testimonianze quali la porta di accesso praticata in una torre caratterizzata da beccatelli e risalente al XII secolo, la Chiesa di Santa Croce con una facciata in cotto e un portale del 1533 .
Proseguendo lungo la SP13 merita una visita il borgo di Ripattoni con resti di un Castello trecentesco, con poderosa torre a base quadrata e l’antico palazzo Saliceti sede di numerose mostre culturali.
Prima di tornare a Civitella è consigliabile cenare in una delle strutture di ristorazione della zona per gustare i sapori tipici della collina teramana come Ravioli dolci di ricotta, Pallotte al sugo, Carciofi ripieni, Coniglio con le olive, Fuje strascinite , La Tiella e sorseggiare il liquore diffuso in tutta la regione a base di amarene e di vino rosso ottenuto da uve del vitigno Montepulciano chiamato Ratafia.
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[highlight bgcolor=”yellow” txtcolor=”#000″]Giorno 2 – traversata delle Gole del Salinello, Sant’Egidio alla Vibrata pernottamento Civitella del Tronto[/highlight]
Traversata delle Gole del Salinello
Dislivello 130mt
Tempo salita 2h 45 minuti
Tempo discesa 1h 30 min
Itinerario segnato bianco-rosso (Cai)
Nb dotarsi di attrezzatura da montagna , scarponi, zaino, borraccia, torcia elettrica, accendino, coltellino multiuso,mantella antipioggia, carte degli itinerari
Da Civitella si prosegue lungo la Ss81 fino alla diramazione della SP53 per Ripe. Qui si seguono le indicazioni per la Riserva naturale Gole del Salinello a tutela dell’habitat delle gole create dal fiume Salinello . Le gole del Salinello sono un enorme canyon scavato dall’acqua del fiume omonimo tra i Monti Gemelli, il Foltrone (1720 m) e il Girella(1814 m).
Parcheggiamo in un ampio sterrato da cui parte un sentiero che in cinque minuti ci porta all’eremo di Grotta Sant’Angelo oggetto di scavi archeologici che hanno portato alla luce reperti databili fino al 6000 a.C. La Riserva è ricca di microambienti, infatti a causa della natura stretta e incassata delle gole, si determina una scarsa insolazione nelle quote inferiori con conseguenti fenomeni di convezione dell’aria più fredda verso il basso. Vi vivono lo Sparviero, l’Allocco e diverse specie di mammiferi, come Scoiattolo, Lepre, Ghiro, Tasso ed altri più comuni. Legata all’altro ambiente che caratterizza la Riserva, cioè quello del corso d’acqua, da segnalare il Merlo acquaiolo e la presenza di 3 specie di anfibi: il Tritone italiano, l’Ululone col ventre giallo, la Rana italiana, mentre, nelle aree di grotte umide, vive il Geotritone italiano, specie presente solo nell’Appennino centro-settentrionale.
Si continua sul percorso segnato fino all’Eremo di San Francesco alle Scalelle, a m.880 s.l.m., risalente certamente al Medioevo ed in cui avrebbe soggiornato anche S.Francesco di Assisi e si giunge a destinazione per il pranzo al Sacco.
Dopo essersi rifocillati si torna indietro al punto di partenza per tornare nuovamente a Civitella del Tronto.
In serata ci dirigiamo verso Sant’Egidio Alla Vibrata percorrendo la SS81 fino alla diramazione con la SP2 presso Villa Lempa.
Da vedere nel paese è la chiesa di S. Egidio, struttura romanico-gotica, con facciata ornata da un portale rinascimentale. risalente al dodicesimo secolo, a tre navate con abside rotonda.
Da visitare nei dintorni di Sant’Egidio un suggestivo borgo disabitato, con le mura di fortificazione La frazione di Faraone Antico un vero e proprio borgo fortificato di chiara impronta medioevale.
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[highlight bgcolor=”yellow” txtcolor=”#000″]Giorno 3 – Torano Nuovo, Nereto,Corropoli, Controguerra, Ancarano,Colonnella Pernottamento Colonnella[/highlight]
Nb: il territorio da visitare è ricco di Cantine Vitivinicole in cui assaggiare l’ottimo vino della zona
Partendo da Civitella si prende la SP8 fino alla diramazione con la SP7 per Garrufo proseguendo in direzione Torano Nuovo. La strada attraversa bellissimi vigneti di Montepulciano d’Abruzzo destinato alla produzione di vini rossi da lungo invecchiamento.
Il vino Montepulciano d’Abruzzo è un rosso ottenuto dal vitigno omonimo ed è uno dei migliori vini rossi italiani. Dal 2003 ha visto il riconoscimento della DOCG per i vini ottenuti nella sottozona Colline Teramane , zona collinare in provincia di Teramo.
Arrivati a Torano, un paesino di circa 1600 abitanti della Val Vibrata, sono da visitare La Chiesa della Madonna delle Grazie in stile barocco e fuori l’abitato l’antica Chiesa di S.Massimo in Varano una delle chiese più antiche d’Abruzzo, in quanto la sua edificazione potrebbe essere antecedente all’anno Mille.
Torano Nuovo oggi si segnala per l’alta qualità della produzione vinicola e gastronomica tanto da avere una sagra enogastronomica che ogni agosto attira migliaia di persone.
Proseguendo lungo la SP7 si giunge a Nereto presentante alcune interessanti emergenze architettoniche tra cui la chiesa madre, con all’intero la statua quattrocentesca in terracotta della madonna della Consolazione, la chiesa di S.Martino e la pregevole ottocentesca Fontana Vecchia. Uscendo dal paese, nell’antico Borgo Galliano, troviamo la Chiesa del XII secolo di S.Martino di Tours.
Sostando per il pranzo si consiglia di assaggiare la famosa capra alla neretese e degustare vini come Cerasuolo d’Abruzzo e Trebbiano d’Abruzzo .
Dopo il pranzo prendendo la SS259 si giunge alla diramazione della SP5 per Corropoli.
Il paese, di impianto medievale, conserva edifici religiosi di notevole pregio come la Chiesa Parrocchiale di Sant’Agnese di epoca barocca con notevoli affreschi ottocenteschi, il Convento di Santa Maria degli Angeli, il Monastero di Gabbiano del XII secolo e la splendida Abbazia di S.Maria di Mejulano .
Molto suggestivo nel periodo estivo è il PALIO DELLE BOTTI Rievocazione Storica della Pentecoste Celestiniana ,poiché i Corropolesi, nel giorno del Lunedì di Pentecoste erano soliti offrire ai monaci delle botti piene di vino.
Percorrendo la SP5A si raggiunge il paese di Controguerra famoso per il vino Controguerra DOC a denominazione di riferimento regionale che nelle sue varie versioni di binco e di rosso può essere prodotto solo in cinque comuni (Controguerra, Colonnella, Torano Nuovo, Ancarano e Corropoli).
Molti sono i monumenti e le opere degne di rilievo come Il Torrione, la chiesa di S. Maria delle Grazie e la chiesa parrocchiale di S. Benedetto.
Imboccata la SP2 ci dirigiamo verso Ancarano situato all’estremità settentrionale dell’Abruzzo, al confine con la regione Marche. Da vedere le porte di accesso al borgo: la Porta da Monte e la Porta da Mare, entrambe costruite tra la fine del trecento e gli inizi del quattrocento. Degne di nota sono la Torre Campanaria della Chiesa di S.Maria , la Chiesa della Madonna della Misericordia e il Palazzo del Podestà .
Riprendendo La SP2 in direzione opposta ,ci dirigiamo verso Colonnella . Il centro storico, al quale si accede tramite una suggestiva scalinata, è caratterizzato da piazzette e da un intreccio di viuzze. Sono da visitare la chiesa di S. Cipriano e S. Giustina costruita nel periodo che va dal 1795 al 1815 , la torre dell’orologio , Palazzo Volpi, Palazzo Marzi e Palazzo Pardi.
Nella zona potrete gustare Pappardelle al Sugo di Papera, Agnello Cacio e Ova e altre specialità locali.
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