Circolo virtuoso Il nome della Rosa
Giulianova Alta, Via Gramsci 46/a
Info Line 338/9727534
Venerdì 18 marzo ORE 21,30
READING
“NARRIAMOCI”
Reading conclusivo dei partecipanti al corso di
“Scrittura creativa”
Racconto primo classificato
“Osvaldo Bevilacqua, orologiaio”
Pierluigi PONZETTI
La domenica è il giorno del Signore, come ripeteva il prete ogni santa domenica, e nel paese di Mazzocco questo veniva preso davvero in parola. I negozi erano chiusi ed il piccolo corso del paese brulicava di famigliole al passeggio, tutte a zonzo e molto indaffarate nel chiacchierare, guardarsi intorno ed accalappiare figlioli vivaci.
In mezzo a quel vociare un omino impeccabile, in frac nero, bombetta in testa e bastone da passeggio, risaliva la via dei negozi fermando ogni persona che gli arrivase a tiro.
-Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!- urlava, e la gente presa alla sprovvista spiccava un saltino dallo spavento, ma alla fine sorrideva a quel piccolo uomo dalle rotelle fuoriposto. Lui però non se ne curava, aspettava la risposta e poi ripartiva di buon passo, non soddisfatto.
Fermò un distinto signore :
-Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!-
-Salve Osvaldo, cosa posso fare per…- stava rispondendo questi, ma lui era già ripartito.
Fermò un ragazzo: -Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!-, quello lo squadrò e senza dire nulla… ripartirono entrambi.
Fermò una coppia a passeggio:
-Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!-
-Caro, forse dovremmo dargli qualche spicciolo- disse la donna mossa a pietà. Il suo elegante e ricco marito annuiva, ma l’omino era già a cinque passi da lì.
Così continuò risalendo il corso a passo spedito e senza una smorfia, arrivando infine al bar del paese.
-Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!- urlò ancora l’omino, ed i clienti tutti, a sentire quell’urlo stonato, esplosero in una fragorosa risata collettiva.
-Osvaldo! Osvaldo! C’è un tuo amico qui fuori! Ah ah ah!- riuscì a dire uno di loro rivolgendosi all’interno del bar.
Finché dal bancone un uomo con baffi bianchi ed occhiali a fondo di bottiglia allungò il collo verso l’esterno.
-Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!-
-Che diavolo…- disse il baffuto alzandozi ed andando incontro all’omino, questi lo guardava negli occhi. Quando fu ad un passo…
-Osvaldo Bevilacqua, Orologiaio!-
-Ah! Non urlare! Sono io, cosa vuoi!?- urlò a sua volta.
L’omino mise la mano nella tasca destra ed estrasse velocemente il revolver: lo puntò in fronte ad Osvaldo Bevilacqua e sparò.
La gente al bar smise di ridere: qualcuno si buttò a terra, qualcun’altro rimase impietrito, un paio se la fecero sotto,ma nessuno fiatava. L’omino ripose il revolver nella tasca e mantenendo il bastone tra le ginocchia estrasse le “Pagine Gialle” e le aprì nel mezzo.
Il tempo di uno sguardo ed impugnando il bastone ripartì :
Ernesto Dal Canto, Idraulico!